Come gestire lo stress nel trading online
Per fare trading online avendo buone possibilità di guadagnare, occorre porre le fondamenta al fine di non rischiare di buttare tempo e denaro. Fondamenta che non sono solo di tipo teorico, ovvero le strategie e le tecniche da adottare di volta in volta, ma che riguardano anche la nostra sfera emotiva. In particolare, il trader di razza è quello che impara a gestire al meglio lo stress che è una normale conseguenza delle battaglie intraprese di volta in volta sul mercato.
Cosa è lo stress
Occorre intanto comprendere cosa è in realtà lo stress. Se volessimo spiegarlo rapidamente e con parole più semplici possibile, potremmo dire che si tratta della normale reazione biologica del corpo ad un cambiamento difficile o pericoloso che viene percepito dall'ambiente circostante. In pratica, è abbastanza normale sentirsi sotto stress quando ci troviamo in una situazione dalla quale può dipendere qualcosa di importante per noi. Va allo stesso tempo specificato che in realtà, una dose normale di stress può rappresentare un vantaggio, in quanto per ognuno di noi l'eccessiva rilassatezza può produrre danni sia a livello fisico, che psicologico. La mancanza di stress può essere un danno, come del resto un livello tropo elevato, che può diventare problematico soprattutto nella gestione.
Scendendo più nel dettaglio, lo stress è il risultato del lavoro di un ormone, il cortisolo. Gli effetti del cortisolo possono essere stimolanti nel breve periodo, in quanto rilascia energia al cervello che consente di affrontare una situazione di pericolo incombente. Può però anche danneggiare il sistema immunitario e proprio questo è uno dei motivi per i quali le persone sotto stress tendono ad ammalarsi. A gioco lungo, l'eccessiva produzione di cortisolo può portare a gravi conseguenze, fatto che consiglia di riuscire a tenere sotto controllo lo stress, soprattutto nelle attività che possono provocarlo con maggiore facilità.
Lo stress e il trading
Lo stress è una sorta di virus, la sua mancata gestione alla prima comparsa può arrivare a condizionare ogni aspetto del trading, rendendo poco lucida la valutazione della situazione attraversata dal mercato. Come abbiamo già detto, però, anche la sua assenza può danneggiare il trader, andandosi a tradurre in una fiducia incondizionata nelle proprie capacità. Anche questo aspetto non va bene, in quanto può spingere a preoccuparsi di stabilire l'entità del profitto atteso, perdendo di vista la possibilità che invece possano verificarsi delle perdite. Capire le proprie capacità è un vantaggio, sopravvalutarle può tramutarsi in un difetto estremamente pericoloso.
Per chi deve fare trading, lo stress è un elemento di primaria importanza. Nonostante ciò, questo aspetto viene ampiamente e colpevolmente trascurato. Quando si presenta senza essere adeguatamente controllato, va infatti ad inficiare le decisioni operative, portando ad errori di valutazione che probabilmente non sarebbero mai compiuti in condizioni normali. Quando l'investitore è stressato, le scelte sono affidate all'improvvisazione, non tengono più nel debito conto la razionalità e mettono da parte ogni metodologia. Alla fine, il trader rimane vittima di un istinto distruttivo che lo spinge in una sorta di cupio dissolvi teso soltanto ad affrettare la fine, in un senso o nell'altro. E il risultato che ne deriva, è quasi sempre negativo.
Cosa fare in questi casi
Uno dei primi sintomi dello stress è la pratica incapacità di chiudere le posizioni accettando le perdite subite. A questo punto l'investitore continua ad imbarcarsi in operazioni che spesso non hanno alcun senso logico, incrementando non solo le perdite, ma anche lo stress, in una sorta di cane che si morde la coda all'infinito, riproducendo sempre, inevitabilmente, gli stessi risultati. Quando questo accade, la cosa più idonea da fare per spezzare il ciclo è fermarsi per qualche mese e cercare di tornare ad una situazione psicologica normale.
Lo stress colpisce tutti
Va a questo punto precisato, che tutti, qualsiasi attività svolgiamo nella vita, prima o poi siamo colpiti dallo stress. Un discorso che vale naturalmente per tutti coloro che operano sui mercati azionari e valutari. La prima manifestazione dell'insorgere del problema è il coinvolgimento eccessivo di fronte a consistenti guadagni o perdite. Soprattutto quando si verificano perdite all'improvviso, superando magari il limite delle quote di denaro disponibili, c'è una contrazione dell'autostima cui subentra ben presto uno stato d'animo ansioso che può sfociare in momenti di panico vero e proprio. Anche il mercato statico e l'attesa che ne deriva, può contribuire a produrre un affaticamento emotivo, allo stesso modo di una eccessiva volatilità. In queste condizioni, la tensione psicologica soprattutto spalmata su tempi lunghi, può rivelarsi micidiale e colpire negativamente la capacità di giudizio di qualsiasi trader, anche il più navigato.
Attendere prima di rientrare
Una volta usciti dal mercato, c'è però un nuovo rischio in agguato, quello che gli esperti indicano come crisi d'astinenza. In pratica dopo un periodo di tempo abbastanza breve il trader sente mancare la scarica di adrenalina collegata alla sua attività e inizia a sentire in maniera sempre più impellente il desiderio di ritornare ad essere operativo. In questi casi, diventa molto difficile resistere alla voglia di tornare in campo, nonostante i problemi fisici ed emotivi provocati dal montare precedente dello stress. Ritornare senza aver prima risolto il problema, però, può essere ancora più dannoso per chi investe.
Va infatti ricordato che lo stress da trading non fa perdere soltanto i soldi, ma può anche provocare danni fisici di una certa entità. Basti pensare ad esempio all'integrità funzionale del fegato, che è uno dei sintomi più comunemente associati a questo disturbo. O al sonno perso, che può avere risvolti di lunga durata, sottraendo la tranquillità necessaria per operare obiettivamente. Proprio per questo motivo, prima di tornare sul mercato, chi è stato colpito da stress dovrebbe pensarci bene e cercare di capire se è effettivamente tornato ad una situazione di normalità.
Programmazione, innazitutto
La cosa migliore per affrontare la nostra battaglia con lo stress è ricorrere ad una ferrea programmazione, senza lasciare nulla al caso. Il trading va attentamente pianificato, dalle ore di osservazione a quelle operative. Se abbiamo già aperto un conto reale, dobbiamo avere l'accortezza di non intaccare il nostro capitale fino a quando non saremo in possesso di un metodo operativo. Nell'attesa di averne uno valido, possiamo lavorare su un conto demo e iniziare a capire quali situazioni ci potremmo trovare ad affrontare di volta in volta. Proprio dalla costruzione di un metodo di lavoro può derivare la capacità di fare profitto. A volte possono essere necessari anche sei mesi di lavoro su conto demo per poter arrivare al giusto grado di preparazione.
Riservare attenzione al proprio fisico
Lo stress può arrivare non solo da situazioni di incombente pericolo, ma anche da una gestione poco accorta del proprio fisico. Il nostro corpo è una macchina e come tale andrebbe curato. Ad esempio è molto importante dedicare le giuste ore al riposo notturno, in modo da formare quella riserva di energia dalla quale attingere al fine di essere pronti ad affrontare le situazioni che vengono a formarsi sui mercati e riuscire a sfruttarle.
Per finire
Lo stress, può anche essere tenuto sotto controllo. Quando si inizia ad avvertire stanchezza, è arrivato il momento di concedersi delle piccole pause, anche di alcuni giorni, in quanto lavorare in condizioni non ottimali non servirà assolutamente e, anzi, potrebbe complicare ulteriormente la situazione. Il mercato non smetterà di operare e quindi non c'è alcuna necessità di rientrare in tutta fretta. Nessuno ci obbliga a guardare un grafico, se non lo vogliamo e, in fondo, il trading dovrebbe essere un investimento per migliorare la qualità della nostra vita, non racchiudere la nostra esistenza.
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