Come scegliere un broker

Come scegliere il broker migliore per fare trading? Ecco alcuni consigli per non confondersi tra le varie alternative presenti sul mercato.

Negli ultimi anni, sul mercato, sono sempre più frequenti le offerte presenti per i broker del trading online, che intendono con questa strategia attrarre un maggior numero di clienti. Bisogna, ovviamente, considerare, oltre alle promozioni esistenti, anche i costi fissi relativi alla connessione internet, all'acquisto di un eventuale computer e quelli per l'intermediazione finanziaria.

E' chiaro che se la nostra previsione risultasse sbagliata, la colpa non è da attribuire al broker. Un trader può considerarsi di successo quando ha una certa conoscenza della materia. Il trading non deve essere confuso con il gioco d'azzardo o con una scommessa.

Non esiste un broker migliore in assoluto, ma un broker ideale in base alle proprie esigenze

 Di seguito vi proponiamo un vademecum per scegliere o anche cambiare un broker per il trading online e soprattutto per il mercato del Forex.

Broker online, quali regole seguire per effettuare la scelta giusta?

Uno dei primi step per la scelta del broker è sicuramente quello relativo alle informazioni legali che vanno sempre verificate ed analizzate. Il primo passo per investire è infatti essere sicuri del broker in modo da non temere che i capitali vengano indirizzati altrove o addirittura vadano persi. L'affidabilità e la sicurezza sono i primi aspetti da tenere in mente per evitare di cadere vittime di truffe o raggiri.

Quali sono allora i punti da analizzare in campo legale?

  1. Sede legale: è necessario conoscere la sede legale del broker, prendendo in considerazione l'ipotesi che possa essere ubicata sia in un paese straniero che in Italia;
  2. Regolamentazione: Da verificare è sicuramente la regolamentazione di un broker che viene eseguita da un'autorità di vigilanza. Si tratta di una garanzia perché ciò vuol dire che il broker opera seguendo delle regole a tutela del trader. È possibile che il broker sia regolamentato anche da più autorità di vigilanza, soprattutto quando ci troviamo di fronte a broker multinazionali. Per quanto riguarda l'autorità di vigilanza, essa può essere anche di origine straniera come ad esempio la Fca - Financial Conduct Authority o la Cysec – Cyprus Securities and Exchange Commission;
  3. Registrazione: il broker per operare in Italia deve essere iscritto alla Consob, Commissione Nazionale per le Società e la Borsa. Ciò sia se si tratti di broker italiani che di stranieri. Il broker può essere anche iscritto in più albi;
  4. Sede italiana: La sede italiana rappresenta un presupposto importante anche se il broker è straniero. Una sede italiana fisica è sicuramente più vantaggiosa per il trader. Solitamente i broker stranieri prediligono come sede la città di Milano, nota per le sue finanze;
  5. Banca Conto Segregato: Uno dei primi passi da fare quando decidiamo di addentrarci nel trading online è quello di versare i soldi sul conto che dobbiamo aprire presso il broker selezionato. La nostra scelta dovrà cadere su un conto sicuro, detto appunto "segregato", in quanto sarà autonomo dai conti aziendali del broker. Il nostro capitale è dunque protetto e non potrà essere utilizzato dal broker anche se si troverà ad affrontare una situazione di insolvenza;
  6. Protezione Fondi: Dobbiamo rivolgerci ad un broker che abbia i soldi in un conto segregato e che al contempo preveda anche un sistema di protezione del capitale che abbiamo versato. A cosa serve? Qualora il broker non riuscisse a portare avanti le domande di rimborso, il sistema di protezione fondi consentirà al trader di aver diritto ad un risarcimento.

Selezione broker, quanto conta la nostra operatività?

Ogni trader opera in maniera diversa. C'è chi preferisce investire nel Forex, chi in azioni, chi in opzioni; chi preferisce un investimento a breve termine e chi a lungo termine. Insomma ogni trader ragiona e si comporta diversamente e proprio in base al suo temperamento dovrà scegliere il broker più adatto alle sue esigenze e dunque alla sua operatività.

Ecco i punti principali da consultare:

    1. Mercati offerti: Una delle prime cose da dover considerare è il mercato su cui operare. Se siamo un trader e decidiamo di investire nel Forex, è giusto scegliere un broker competente su tale fronte;
    2. Orari: Una volta appresi i mercati offerti dal broker, è indispensabile conoscere anche gli orari in cui possiamo operare;
    3. Strumenti finanziari: Il trader deve essere a conoscenza degli strumenti finanziari con cui il broker gli permette di operare;

Ricapitolando, due trader possono operare in uno stesso mercato ma utilizzare strumenti finanziari diversi. Ipotizziamo di investire nel Forex, due sono i modi principali, ossia attraverso transazioni Spot o mediante i Cdf – Contract For Difference.

    1. Tipo di broker: Prima di addentrarci in questo settore, dobbiamo conoscere per bene il broker con cui andremo ad operare. Sono due le principali categorie: i broker Dealing desk (DD) e i broker No Dealing desk (Ndd). I migliori appartengono alla seconda categoria perché in questo caso i prezzi non subiscono riquotazioni;
    2. Assistenza: Quando abbiamo bisogno di aiuto possiamo richieste supporto, approfondendo la questione e facendo magari quesiti mediante chat, email o telefonicamente. È possibile salvare anche la conversazione in modo da avere la risposta del broker come punto di riferimento ogni qualvolta che si vorrà;
    3. Leva Finanziaria: E' uno degli aspetti più importanti del trading online in quanto permette a tutti di poter investire anche con piccole somme di denaro. Il consiglio degli esperti è scegliere sempre un broker che offra una leva alta in modo da non dover per forza versare un capitale eccessivo sul conto trading;

Il termine "leva" può essere sostituito anche da "margine" nel linguaggio del trading online. Se, infatti, diciamo leva 1 a 200 oppure margine 0,50% stiamo affermando lo stesso concetto.

  1. Trade – Out: Il concetto di trade-out, detto anche "margin call", è collegato alla leva ed indica il livello in cui l'operazione viene chiusa quando è in perdita. Si tratta di una sorta di protezione che scatta in automatico;
  2. Piattaforma di Trading: La piattaforma è lo strumento principale per operare nei mercati finanziari. È possibile fruire sia dei siti dei broker o poter operare su piattaforme indipendenti. Il consiglio è iniziare con una piattaforma semplice e soprattutto con una simulazione "broker demo" in modo da provare il nostro temperamento e iniziare questo percorso nel mondo del trading;
  3. Trade size: Questa espressione indica il numero di contratti che il broker permette di aprire. Ogni broker ha un trade size che può essere sia minimo che massimo e soprattutto variabile in base al mercato;
  4. Limitazioni: Ogni broker presenta anche delle limitazioni alla nostra operatività. Meglio conoscere prima di che si tratta senza poi avere brutte sorprese quando già stiamo operando ed investendo;
  5. Bonus e promozioni: Alcuni broker offrono anche un bonus nel momento in cui il trader crea e versa capitale sul conto. È bene valutare sempre che si tratti di un bonus vantaggioso e che non comprenda alcun tipo di limitazione.

Broker, come selezionarli in base ai costi?

Dopo aver fatto una selezione, tenendo conto dell'aspetto legale e del nostro modo di operare nel trading, appare indispensabile scegliere il broker in base ai costi. Solitamente il prezzo viene indicato in ogni sito e varia anche a seconda dell'investimento che si intende fare.

Ecco i criteri da prendere in considerazione per la selezione del broker che sia più adatto alle nostre esigenze e alla nostra operatività:

  1. Spread: Gli esperti consigliano di scegliere un broker che offra uno spread basso soprattutto se operiamo a breve termine. Per "spread" si intende la differenza tra il prezzo a cui compriamo e il prezzo a cui si vende uno strumento finanziario;
  2. Commissioni: Il broker non guadagna solo dallo spread, ma anche dalle commissioni. Se operiamo con bassi capitali è importante scegliere un broker che operi con commissioni basse o addirittura a zero commissioni;
  3. Interessi: Quando operiamo con il trading online è chiaro che le nostre operazioni siano oggetto di interessi, altra fonte di guadagno del broker. Il consiglio è scegliere un broker che offra gli interessi migliori e senza commissioni. Questa soluzione ci permetterà di ricevere interesse o anche di versarli senza però finire con l'addebitarsi;
  4. Conto: E' importante scegliere un broker che apra, mantenga e chiuda il conto trading a costo zero;
  5. Versamenti e Prelievi: Un altro costo a cui potremmo far fronte quando operiamo nel trading online è sicuramente quello relativo ai versamenti e ai prelievi. Anche in questo caso la scelta preferibile è quella di un broker che consenta di effettuare tali operazioni gratuitamente.

Trading, come scegliere il broker ideale

Di seguito vi proponiamo una tabella per la selezione del migliore broker in base ai mercati in cui si intende operare e agli strumenti finanziari selezionati.

TABELLA
BROKER SEDE LEGALE REGOLAMENTAZIONE MERCATI STRUMENTI ASSISTENZA IN ITALIANI LEVA
Broker 1 Regno Unito FCA Forex Spot e Cfd 1 a 50
Broker 2 Cipro CySEC Tutti Spot 1 a 200
Broker 3 Regno Unito FCA Forex, Azioni Cfd 1 a 500

Trading e Broker, conclusioni

Tutti i concetti elencati in precedenza sono regole che ci possono dare una mano nella scelta del broker adatto al nostro modo di operare. Ovviamente, è chiaro, che se non si ha una certa esperienza di trading o si è ai primi passi, sarebbe consigliabile affidarsi sempre ad un forex broker in quanto presenta un'interfaccia grafica molto più semplice e dunque accessibile. Quando siamo principianti dobbiamo evitare problemi in modo da scongiurare di perdere il capitale che abbiamo deciso di investire e che abbiamo versato sul conto trading. Il consiglio degli esperti a chi si immette su questo mercato è quello di usufruire comunque di un supporto o assistenza online, soprattutto se disponibile 24 ore su 24.

Ricapitolando, si parla di Forex (Foreign Exchange o Fx) o di trading sul mercato Forex, quando si vendono e comprano valute internazionali. A partecipare sono essenzialmente le banche commerciali, le banche centrali, gli investitori istituzionali e quelli privati. L'intento è ovviamente ottenere profitti e guadagnare in base alle oscillazioni dei prezzi della valute.

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Dott.ssa Tiziana Casciaro
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