Che cosa ti dice il cervello quando fai trading? Scopri se sei un trader vincente o perdente: ecco tutte le emozioni da evitare nel trading
Fare trading non significa solamente comprare e vendere azioni, ma anche fare i conti con le emozioni, le paure, lo stress, l'euforia, in poche parole: con il proprio inconscio.
La psicologia è una branca che affianca le azioni di trading, in quanto ogni investitore si approccia a questo universo in maniera totalmente differente e gli studi comportamentali consentono di far luce sulle reazioni che ogni trader manifesta. Molte volte, si tende a trascurare la sfera psicologica del trading, ma in realtà essa rappresenta un pilastro portante, alla pari dell'analisi tecnica.
Tutti i trader leggono gli stessi prezzi, le medesime notizie e analizzano gli stessi grafici, tuttavia, le loro emozioni non possono essere paragonate, in quanto ognuno reagisce in maniera differente. Dunque, nell'universo del trading, come anche nella vita di tutti i giorni, la psicologia aiuta a comprendere le possibili reazioni degli investitori; in questa sede, si desidera approfondire tutti gli aspetti emotivi legati all'azione di trading, in modo tale che nessuno si trovi impreparato al riguardo.
COME FARE PER CAPIRE LE EMOZIONI CHE INFLUENZANO LE AZIONI DI TRADING? COME EVITARE CHE I SENTIMENTI SI IMPOSSESSINO DEI NOSTRI INVESTIMENTI?
È utile iniziare questa trattazione puntualizzando un concetto fondamentale. Il trading emotivo può assumere forme differenti, tuttavia esse sono quasi sempre negative; proprio per questo motivo, è sempre consigliabile affrontare le azioni di trading con lucidità mentale.
Durante un'azione di trading, un investitore emotivo può giungere a differenti stati d'animo, che possono andare dalla paura all'euforia, dallo stress alla rabbia.
Molti apprendisti trader iniziano il loro percorso all'interno di piattaforme demo, ma una volta arrivati nell'universo del trading vero e proprio, vengono assaliti da ansia e PAURA, in quanto la consapevolezza di utilizzare denaro proprio li conduce in uno stato di afflizione. In questo caso, è sempre opportuno fare buona memoria dell'esperienza appresa nell'ambiente demo.
Esistono dei casi in cui, quando le transazioni vanno bene, i trader si compiacciono dei risultati raggiunti, dunque sono portati a chiedere sempre di più, ad esigere guadagni sempre maggiori. In questi momenti, durante i quali l'AVIDITÀ si fa sentire, è indispensabile non distogliere mai l'attenzione dalle regole del Piano di trading; quando i segnali indicano il momento propizio per chiudere una posizione, non è il caso di attendere ancora altro tempo, nella speranza di ottenere maggiori guadagni. È indispensabile capire quando è ora di smettere.
Fare trading non è un gioco, quindi non conviene effettuare transazioni durante i periodi in cui si è sottoposti ad un forte STRESS, come nei casi di divorzi, malattie, traslochi: tutto ciò potrebbe causare distrazione e offuscare la lucidità mentale, fattori scordanti con l'attività di trading. In questi casi, non bisogna preoccuparsi: è consigliabile lasciar passare i momenti brutti, in modo tale da rinascere in quelli successivi.
Tanto i momenti brutti, quanto quelli belli e felici possono compromettere le azioni di trading e di conseguenza guastare l'umore e la lucidità mentale, utilissima per effettuare le compravendite. L'EUFORIA della vincita può portare ad un eccessivo ottimismo, il quale potrebbe condurre il trader ad assumere più posizioni di rischio, rispetto a quelle che farebbe in condizioni normali. In questi casi, il consiglio è quello di non perdersi nel groviglio di sentimenti, i quali potrebbero influenzare le decisioni e di conseguenza gli investimenti.
Molte volte, invece, a seguito di una perdita, il trader è portato a scagliarsi contro il mercato, attuando reazioni impulsive che si rivelano deleterie. La RABBIA può condurre gli investitori a prendere decisioni affrettate e sbagliate. Nei momenti di particolare nervosismo, non è il caso di reagire, bensì di agire, cercando di rimediare al danno fatto: degli sbagli è opportuno farne tesoro perché dai propri errori si può sempre trarre insegnamento e nessuno può sperare di avere solo successo.
PERCHÉ È OPPORTUNO EVITARE IL TRADING SENTIMENTALE?
Quando si investe è sempre opportuno evitare di portare con sé i propri sentimenti, in quanto potrebbero alterare le decisioni. Molti trader, una volta fallita una posizione, ritornano su di essa per cercar di trarne guadagno, senza considerare la situazione del momento.
Inoltre, non è detto che se in passato uno strumento finanziario ha portato vincite, esso continuerà la promessa anche in futuro.
Le azioni di trading nono sono sentimentali, dunque non ricordano i bei tempi come fanno gli uomini: il mercato non si cura degli affetti.
QUALI SONO LE VIRTÙ CHE DEVE POSSEDERE UN BRAVO TRADER PER FARE UN BUON TRADING?
Per fare un buon trading è indispensabile che un investitore si armi di tutta la pazienza che possiede. Tale virtù si acquista solamente con l'esperienza.
Una volta aperta una posizione all'interno di un mercato non è consigliabile essere impazienti di chiuderla prima che il mercato abbia avuto il tempo di muoversi: da tale comportamento non è possibile trarre profitto.
Allo stesso modo, non è conveniente agire all'interno di mercati che si sono già mossi: non è possibile rincorrere un'opportunità di investimento, una volta fuggita via è convenente lasciarla andare e attendere il prossimo treno. In pratica, è sicuramente molto più conveniente attendere il prossimo segnale, piuttosto che buttarsi in una transazione dopo che il momento opportuno è passato.
Un'altra caratteristica fondamentale che deve avere un buon trader è la calma. Si dice che la calma è la virtù dei forti: con tale qualità, l'investitore riesce a prendere decisioni prudenti.
Esistono dei metodi per evitare che le azioni di trading si trasformino in situazioni di stress, ad esempio, il fatto di creare un piano di trading definito e attenersi ad esso. In questo modo, nulla è lasciato al caso, le decisioni vengono prese senza coinvolgimenti emotivi, senza alcun sentimentalismo.
Un altro metodo è quello di ridurre il volume delle negoziazioni, in modo da evitare di stare incollati al monitor in continua tensione. È necessario trovare delle strategie di trading adeguate per consentirci di liberare le nostre menti e tenere i nervi saldi.
Un altro fattore determinante per fare un buon trading è la decisione. È indispensabile che i trader siano pronti ad agire, in quanto alcune opportunità possono sfuggire di mano a coloro i quali si indugiano in riflessioni inopportuni.
Non bisogna avere timore di commetter un piccolo errore: attenendosi al piano di trading e gestendo il rischio in modo ragionevole, in questo modo sarà possibile aumentare le opportunità di profitto.
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEI TRADER VINCENTI E DEI TRADER PERDENTI?
Qui di seguito si riporta una tabella interessante, tratta dal sito internet performancetrading.it, la quale riassume tutte le caratteristiche dei trader vincenti e perdenti, i relazione allo stato emotivo degli stessi.
STATO DEL TRADER |
TRADER VINCENTE |
TRADER PERDENTE |
PAZIENZA | Attende che le opportunità si materializzino seguendo un piano di azione prestabilito. | Reagisce seguendo impulsi personali. |
DISCIPLINA | Segue la sua strategia. È capace di associare positività alla disciplina. | Emozionale, spesso confuso. Odia la disciplina. |
STRATEGIA | Ben pianificata: ha creato un sistema compatibile con se stesso e che funziona. | Non usa una metodologia organizzata. |
SISTEMA | Ben preparato: possiede un sistema previsionale definito e testato. | Poca conoscenza del mercato: impreparato. Non ha un sistema o usa sistemi differenti. |
MOTIVAZIONE | Motivazione di lungo termine. | Fare soldi, gratificazioni istantanee. |
SCOPI | Ben definiti. | Non definiti. |
CONTROLLO DEL RISCHIO | Rapporto rischio / perdita favorevole e organizzato. Ha sviluppato un sistema compatibile con la sua personalità e scopi di trading. | Basso o nessun controllo del rischio. |
STATO MENTALE | Positivo, pieno di risorse. Focalizzato rilassato e confidente. Controllo mentale. | Nervoso, ansioso non focalizzato, Fuori controllo. |
PERDITA | Non considera la perdita come un elemento negativo o da evitare. | Associa alla perdita sensazioni ed emozioni negative: non vuole perdere. |
PROFITTO | Ottiene consistenti profitti in una strategia definita. Non è focalizzato su un singolo trade. | Esaltazione delle sensazioni positive collegate al profitto. Mentalità del big Trade. |
CONSIDERAZIONI FINALI
In pratica, non è di certo possibile eliminare tutte le emozioni: siamo uomini, fatti di carne ed ossa, ma soprattutto di sentimenti; tuttavia, vi sono delle semplici regole che, se applicate con costanza, aiuteranno anche il più emotivo dei trader a raggiungere uno stato di stasi dei sentimenti, almeno durante le azioni di trading.
Ecco qui di seguito i consigli degli esperti:
- il trading dovrebbe sempre essere fondato su regole chiare e definite in precedenza;
- un buon trader deve sempre analizzare e tenere sottocontrollo le proprie emozioni, in modo tale da assicurarsi che le sue decisioni si fondino su solide fondamenta razionali;
- nel caso in cui la causa delle proprie debolezze fosse la struttura mentale reduce dall'infanzia, è necessario scavare a fondo per comprendere quali sono i motivi che impediscono il raggiungimento del successo;
- una buona abitudine è quella di tenere un diario di trading, così da annotare tutte le attività e le motivazioni che hanno spinto il trader ad effettuare una determinata transazione.
Acquistare il potere per manipolare le cose esterne a noi stessi è l'unico modo per ottenere ciò che desideriamo.
L'unico problema è che il mondo del mercato non è assolutamente manipolabile: tutte le risorse mentali che ogni giorno sfruttiamo nella vita di tutti i giorni, non possono essere applicati nell'universo del trading.
I mercati non hanno nessuna aspettativa per il nostro comportamento, non hanno considerazione della nostra situazione finanziaria e quel che è peggio del nostro status mentale e psicologico. Allo stesso tempo, i mercati non hanno alcun potere su di noi, dunque, tutto ciò che noi percepiamo da essi, ovvero il nostro comportamento e le nostre emozioni, dipende solamente da noi stessi.
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