Piccola guida alle medie mobili
Tra gli indicatori più efficaci in assoluto, non vanno dimenticate le medie mobili. Se da un lato non vanno considerate alla stregua di un testo sacro del trading, dall'altro, ove usate nella maniera più corretta possono contribuire non poco a valutare l'andamento del mercato in modo da limitarne il rischio sempre presente. Il loro scopo fondamentale è quello di ridurre al minimo le fluttuazioni dei prezzi dei titoli in modo da depurare le quotazioni dalle possibili distorsioni che possono sempre derivare dal nervosismo dei mercati, rendendo in tal modo la tendenza più regolare e di più facile interpretazione.
I vari tipi di media mobile
Abitualmente, si usa distinguere tre tipologie medie mobili: la media mobile semplice, la media mobile ponderata e la media mobile esponenziale.
La media mobile semplice è quella meno complicata da calcolare. In questo caso, infatti, si provvede alla sommatoria dei prezzi di chiusura di un determinato numero di giorni per poi dividere il risultato per il numero degli stessi. L'inconveniente che caratterizza questo strumento è quello di tenere nella stessa considerazione le quotazioni più remote e quelle più recenti, senza dare una scala in grado di differenziarne il peso sul risultato finale.
La media mobile ponderata va invece a differenziarsi dalla semplice tenendo in maggior considerazione i valori recenti rispetto a quelli più remoti. Il suo calcolo viene effettuato proprio dando un peso maggiore ai prezzi più recenti, man mano che ci si avvicina al presente.
La terza media è quella esponenziale. Si avvicina a quella ponderata, in quanto anch'essa attribuisce un maggior significato ai prezzi più recenti, anche se in maniera meno pronunciata. Proprio per questo motivo rappresenta in concreto la più complessa da calcolare.
All'atto pratico, va ricordato come le tre medie si comportino in maniera similare. Se si dovesse stabilire una differenza di comportamento e reattività, potremmo concludere che la media ponderata si dimostra solitamente più sensibile rispetto alle altre, mentre la semplice si muove denotando un minore nervosismo. Allo stesso tempo, si ricorda che la media più attendibile è considerata la prima.
Put o call? La direzione è importante
Le medie mobili sono considerate dagli addetti ai lavori un metodo semplice e discretamente efficace per cercare di comprendere in quale direzione del mercato si dovrebbe orientare il proprio sguardo. Ove il titolo venga a trovarsi sotto una media mobile, sarebbe buona norma ricercare chiaramente solo segnali per una posizione corta. Nel caso opposto, ovvero quando il titolo sfonda al rialzo la linea della media mobile, sarebbe consigliabile orientarsi soltanto per delle opzioni call.
Gli errori più comuni da evitare
Per sfruttare al meglio le medie mobili, è però necessario evitare alcuni errori che potrebbero compromettere le nostre operazioni. Ecco quali:
1) Utilizzare un movimento crossover di più medie in funzione di segnale di entrata
Non sono pochi i traders che utilizzano l'incrocio di due medie come segnale d'entrata, senza dare a giusta importanza al prezzo e ad altre preziose indicazioni. Adattare la propria strategia esclusivamente al crossover di più medie, ha come unico risultato quello di fornire una miriade di falsi segnali, tali da rivelarsi estremamente pericolosi. Per evitare rischi troppo elevati in tal senso, la cosa più indicata da fare è implementare il risultato precedente con altre analisi a contorno.
2) Non utilizzare le medie mobili più diffuse
Chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa quel che lascia, ma non quel che trova. La saggezza popolare ha un significato anche sui mercati valutari e azionari. Decidere di non impostare le medie mobili con i parametri più usati comunemente equivale ad un vero e proprio suicidio. Non esiste un vero motivo per indirizzare la propria scelta su periodi temporali che non siano quelli consueti. Il consiglio è quindi quello di utilizzare la media mobile semplice o, in alternativa, esponenziale, mentre per il periodo molto dipende dall'orizzonte temporale che caratterizza lo stile del trader, avendo comunque cura di rimanere nei confini prefissati da valori come 5, 10, 20, 50, 100 o 200 scartando tutti gli altri periodi.
3) L'utilizzazione di più di una media mobile
Nel caso di un day trader, non solo è conveniente, ma anche consigliabile limitare drasticamente la quantità di indicatori che vengono continuamente consultati. Alcuni investitori sono soliti tenere sino a quattro o cinque medie in contemporanea sul proprio schermo. Come al solito, però, è la specializzazione a pagare: è molto meglio eccellere in qualcosa che fare discretamente tutto.
Nulla vieta di prendere in considerazione più indicatori, ma se poi non si sfruttano nel modo migliore le loro caratteristiche, diventa soltanto una fatica sprecata. Per poterlo fare, è meglio non utilizzare contemporaneamente più medie mobili.
4) Modificare continuamente i settaggi delle medie mobili
Alcuni investitori sono invece soliti modificare in continuazione i parametri utilizzati. Non è una buona cosa e anzi, nella maggior parte dei casi si rischia non solo di perdere il proprio tempo, ma anche (e questo è peggio) il proprio denaro. E' molto meglio puntare su una media mobile per poi non cambiarla più. Il vantaggio di questa strategia diventerà chiaro nel tempo, quando si riusccirà a padroneggiare nel modo migliore lo strumento, interpretando il mercato non solo con precisione, ma anche con la massima velocità, che è considerata una delle doti migliori per un trader che si rispetti.
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