Trading in Borsa: perché puntare sulle azioni Apple
Apple ha raggiunto e oltrepassato a febbraio la soglia dei 700 miliardi di controvalore azionario a Wall Street, doppiando in pratica la concorrenza. Il brand di Cupertino potrebbe però non fermarsi nell'immediato futuro...
Apple si trova in un vero e proprio magic moment, testimoniato nella maniera più efficace da un numero: 700 miliardi. E' questa la soglia superata in termini di capitalizzazione sul mercato azionario nel mese di febbraio, a Wall Street, prima azienda al mondo a riuscire ad abbattere la storica barriera. Per capire meglio la cifra, basta ricordare che in pratica Apple, da sola, vale quasi come l'intero prodotto interno lordo dell'Olanda e più di quello del Belgio.
Tim Cook, che ha raccolto nell'agosto del 2014 l'eredità di Steve Jobs, un compito che avrebbe fatto tremare i polsi a chiunque, può essere più che soddisfatto, se si pensa che quando ha assunto il ruolo che fu del "genio della Silicon Valley", il valore dell'azienda di Cupertino si è più che raddoppiato. Mentre nei confronti del valore con cui la Mela esordì a Wall Street, nell'ormai lontano 1980, la crescita è stata nell'ordine del 50.600%.

Un traguardo toccato proprio il giorno in cui lo stesso Tim Cook annunciava l'ennesimo progetto venato da grandi ambizioni in cui la sua azienda ha deciso di imbarcarsi, ovvero l'alleanza con First Solar tesa ad uno sbarco nel settore delle energie rinnovabili. Oggetto dell'accordo da 850 milioni di dollari, definito dallo stesso numero uno di Apple il più coraggioso mai varato nel settore, la costruzione di un impianto per la produzione di energia solare a Monterey, in California.
Lo sbarco nel settore delle energie rinnovabili è solo l'ultimo tassello di una strategia che negli ultimi mesi ha portato spesso il brand di Cupertino sulle prime pagine degli organi di stampa e che sembra aver dato vita ad una ulteriore accelerazione dal sorpasso operato ai danni di Samsung nel comparto degli smartphone.
Secondo alcuni analisti, la posizione di Apple potrebbe presto trovarsi in pericolo, a causa dell'attacco di Xiaomi, il marchio low cost cinese che è riuscito ad attaccare il dominio della Mela sul mercato domestico. Sarà veramente così?
Eppure, più di un analista, anche recentemente, si è spinto a vaticinare una possibile crisi del gigante californiano. Secondo alcuni potrebbe arrivare dall'Oriente il fattore in grado di provocare questa crisi, in particolare da Xiaomi, la compagnia che si caratterizza per la produzione di dispositivi low-cost che traggono ispirazione proprio dai modelli della Mela, tanto da essere definita la Apple cinese. Se per ora Xiaomi ha rinunciato ai mercati statunitense ed europeo, per concentrarsi su quello domestico e sull'India, una sua espansione nel futuro prossimo potrebbe in effetti avere conseguenze di rilievo, e non soltanto per Apple, se si pensa che anche Samsung sta cercando di correre ai ripari.

A favore di una ulteriore crescita del gigante di Cupertino, però, vanno considerati alcuni dati di fatto oggettivi, a partire dall'ormai imminente arrivo dell'Apple Watch, atteso con grande curiosità, come del resto succede ogni volta che l'azienda lancia un suo prodotto. Il gioiellino tecnologico ormai pronto a sbarcare sui mercati, costituisce una appendice portabile destinata ad interagire con gli altri dispositivi Apple in nostro possesso e a renderne ancora più facile l'uso. Se ad esempio vogliamo ricevere la notifica di un'email, non abbiamo bisogno di tirare fuori in continuazione l'iPad o l'iPhone. Inoltre possiamo usarlo come telecomando per l'accensione della Apple tv o come mirino per la fotocamera dell'iPhone. Una idea semplicemente geniale, che porterà di nuovo in auge, ove mai ce ne fosse bisogno, il brand californiano.
Non soltanto Apple Watch, però, se si pensa a quanto è stato realizzato nel settore delle telecomunicazioni con Apple TV. Si tratta del dispositivo che permette la visione dei contenuti Apple sul proprio televisore e che si abbina all'uso di una app che consentirà la fruizione di ben 25 canali tra i più noti, come CBS, HBO, ABC. Noti per la produzione di serie di larghissimo consumo come ad esempio Game of Thrones e altre di grande impatto, che possono vantare un grande seguito in ogni parte de mondo. La visione, dietro pagamento di un canone mensile, sarà disponibile non solo sul televisore, ma anche sui dispositivi Apple, ovvero iPhone e iPad, mentre ancora non si sa se ciò sara possibile anche sul Watch.
Apple Pay sta ponendo le basi per il dominio della Mela anche nel settore del Mobile Payment, il quale è considerato la chiave di volta per consolidare le proprie posizioni in quello dei dispositivi mobili.
Non bisogna poi dimenticare la posizione di forza assunta da Apple sul mercato dei pagamenti digitali. Apple Pay, infatti, sta sempre più allargando la propria influenza, grazie ad una serie di accordi varati con alcuni giganti del settore aereo (Jet Blue) e bancario (Chase Bank). L'offensiva di Cupertino ha costretto la concorrenza a cercare di porre riparo prima che sia troppo tardi e le mosse adottate da Samsung, con l'acquisto di LoopPay, e Google, con un intenso lavoro sul proprio Wallett, testimonia la preoccupazione suscitata dal dinamismo dispiegato dal brand guidato da Tim Cook.
Al riguardo va considerato il legame tra i sistemi di pagamento digitali e la vendita di devices, in particolare gli smartphone, che in pratica consente a chi domina il mercato del Mobile Payment di predisporre le basi per un monopolio anche in quello dei dispositivi mobili. Ove Apple riuscisse a mettere il suo marchio anche su questo segmento di mercato, le prospettive per una ulteriore salita del titolo, ci sarebbero tutte.
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